Repubblica (76.100 kmq; 316.100 ab.) autonoma della Russia.
Capoluogo: Elista. • Geogr. - Il suo territorio,
in gran parte pianeggiante, occupa il settore nord-occidentale della depressione
caspica, compreso fra il basso Volga e i fiumi Kuma
e Manyč, e confina a Ovest con la provincia di Rostov, a Sud e a Sud-Est
con il Mar Caspio e il territorio di Stavropol', a Est e a Nord-Est con la
provincia di Astrakan, a Nord e a Nord-Ovest con quella di Volgograd. Clima e
paesaggio sono aridi e semidesertici, con la scarsa
vegetazione tipica della steppa. • Econ. - Una
parte della popolazione, che vive in condizioni di nomadismo, si dedica
all'allevamento di bovini, ovini e cavalli, spostandosi quasi esclusivamente
all'interno delle regioni orientali, cioè delle steppe comprese fra il
Mar Caspio e il Volga. Gli abitanti che hanno invece assunto costumi sedentari
si dedicano all'agricoltura (cereali e foraggi), praticata nella zona dei colli
Jergeni, nell'Occidente del Paese. Un'altra importante risorsa economica
è la pesca, sviluppata soprattutto sulle sponde del Mar Caspio; a questa
attività è legata l'industria alimentare, che si occupa della
trasformazione e conservazione del pesce, fiorente nella città di
Kaspijski. Importante è anche l'industria tessile, i cui stabilimenti si
concentrano principalmente nel capoluogo e nei centri maggiori.
• St. - Già provincia autonoma dal 1920,
la regione divenne Repubblica autonoma nel 1935. Con l'accusa di
collaborazionismo con i Tedeschi, mossa loro dal Governo centrale, i Calmucchi
persero l'autonomia nel 1943, nuovamente concessa alla Repubblica nel 1958.
• Antropol. - Gli abitanti, oltre che Russi e
Ucraini, sono Calmucchi (circa al 40%), di razza e aspetto mongolico. Discendono
da un gruppo minore rimasto in Russia quando la maggior parte della popolazione,
stabilitasi in questa regione nel XV sec., tornò nel 1771 ai luoghi
originari dell'Asia centrale per sfuggire alla durezza del governo zarista.
• Ling. - Vengono parlate sia la lingua russa
che la calmucca. La lingua calmucca è un dialetto occidentale della
famiglia mongola e possiede una tradizione orale di un certo interesse, il cui
componimento epico più noto è lo
Džangar, così
chiamato dal nome dei cantastorie che lo recitavano lungo le strade.
• Etn. - Una parte della popolazione,
organizzata in tribù, ha mantenuto abitudini di vita legate al nomadismo.
Molti gruppi vivono ancora in ampie tende, chiamate
kibitka, di sezione
cilindrica alla base e di forma conica nella parte superiore; sostenute da
impalcature di legno smontabili, sono ricoperte di feltro e dotate, alla
sommità, di un'apertura che consente la fuoriuscita del fumo e la
penetrazione della luce.